RICORDARE E RIFLETTERE
IL PAESE SENZA REGOLE
Il paese senza regole
In un paese di questo mondo la gente si era proprio stancata delle regole.
Tutto era comandato: a che ora dovevano alzarsi, a che ora dovevano essere
sul posto di lavoro. Agli scolari veniva prescritto a che ora cominciava la
scuola e quando potevano tornare a casa. E poi dovevano portarsi un
fazzoletto, lavarsi i denti, avere le mani pulite, attraversare la strada
sulle strisce, non camminare in mezzo alla strada.
Veramente, le regole erano tante e per tutti, grandi e piccoli; perciò la
gente si mise d'accordo e decise: "D'ora in avanti non ci saranno più
regole. Che bello!". Naturalmente la scuola rimase vuota, perché i ragazzi
preferivano andare a giocare. La gente metteva i tavoli in mezzo alla strada
perché lì c'era più sole. I giovani alzavano gli stereo al massimo volume,
ventiquattro ore su ventiquattro. Quando la gente voleva andare a dormire,
gli altoparlanti continuavano a trasmettere musica a tutta forza.
Era una gran confusione!
Nel pieno della notte, un uomo si mise a suonare le campane della chiesa. La
gente accorse sulla piazza e quando tutti furono riuniti alcuni esclamarono:
"No, così non possiamo più vivere!". "No, così non possiamo più vivere!",
risposero tutti.
"Dobbiamo avere delle regole. Sì, vogliamo di nuovo avere delle regole!",
ripeté in coro tutta la gente.
E insieme cominciarono a fissare alcune regole:
- I bambini devono obbedire ai genitori
- I genitori devono amare i figli
- Nessuno deve fare del male all'altro
- Bisogna dire la verità...
Ne stabilirono tantissime. Qualcuno ne diceva sempre una nuova, necessaria
perché la vita fosse possibile.
Alla fine uno suggerì: "Non potremmo riassumere tutte queste regole in
alcune poche che le contengano tutte?".
Un ragazzino sveglio e vivace si fece avanti e disse che la maestra aveva
insegnato dieci regole che riassumevano tutte le regole possibili. E
cominciò a recitare:
- RISPETTA GLI ALTRI
- RISPETTA IL BABBO E LA MAMMA
- RISPETTA TE STESSO
- RISPETTA L'AMBIENTE
- RISPETTA LE REGOLE DEL VIVERE INSIEME
- NON UCCIDERE
- NON RUBARE
- NON DIRE BUGIE
- NON COMMETTERE ATTI VIOLENTI CONTRO LE PERSONE E LE COSE
- NON ESSERE INVIDIOSI DI CIÒ CHE HANNO GLI ALTRI"
"Sì, queste regole ci vanno proprio bene!", dissero tutti. E se ne tornarono
a casa, felici e contenti.
Da quel giorno in quel paese tornò la vita, la pace, la libertà e la gioia.
Tratto da:
J. Osterwalder, Raccontami una storia che parla di Dio e rielaborato da Nicoletta Farmeschi e Silvia Stagnari
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APPROFONDIRE
4. RISPETTARE L'AMBIENTE
Dopo la riflessione su quanto elaborato l'anno scorso, abbiamo deciso di approfondire la regola n°4, suggeriti in questo anche dal nostro "amico" Pinco, la figura principale che guida il nostro percorso sul libro di testo.
LE NUOVE REGOLE DEI TUTOR
Quindi i nostri tutor ci hanno scritto creando nuove regole per l'ambiente e ce le hanno proposte per approfondire l'argomento.
Le regole erano davvero molte...ne abbiamo scelte alcune che le riassumono un po' tutte.
Eccole
Accanto ad ogni regola, il nome del bambino che è curioso di conoscere il significato e le motivazioni della regola
- Non gettare rifiuti per terra quando li puoi buttare negli appositi recipienti - MAICOL
- in strada andare a velocità moderata - ELENA
- non invadere la proprietà delle altre persone - ANNARITA
- avere cura dei propri animali e non abbandonarli per strada - NICOLE
- non applicare piccoli incendi, non buttare sigarette accese, impedire ai piromani di dare fuoco a parchi e boschi - KEVIN
- non sprecare mai l'acqua ALESSANDRA
- risparmiare sempre la luce - GLENDA
- non fumare nei luoghi pubblici FLILIPPO
- non raccogliere fiori rari - ANTONELLA
- non tagliare troppi alberi - SARA
- non sprecare il gas - SOFIA
- fare la raccolta differenziata dei rifiuti - ALESSIA
- non giocare in classe e non giocare con le cose degli altri - SAMANTHA
- non usare l'usa e getta - GABRIELE
- non stare troppo sui libri - LORENZO
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